Gennaio: il mese della prevenzione del Carcinoma della Cervice. Screening e trattamenti.
SANE ABITUDINI DI VITA E GLI ESAMI DI SCREENING SONO ALLA BASE DELLA PREVENZIONE DEL CANCRO AL COLLO DELL'UTERO. LA CANNABIS MEDICA VIENE IMPIEGATA EFFICACEMENTE NEL TRATTAMENTO DEI SINTOMI DOVUTI A CHEMIOTERAPIA, RADIOTERAPIA E POSTOPERATORI. RICERCHE FUTURE POTREBBERO DELINEARE MAGGIORMENTE GLI EFFETTI CHE SEMBRANO POTER CONTRASTARE LA CRESCITA DELLE CELLULE TUMORALI DELLA CERVICE.
Gennaio è il mese internazionale
dedicato alla prevenzione del carcinoma al collo dell'utero.
Questo tipo di tumore è più presente nella fascia di età
compresa fra i 35 e i 50 anni con circa 3500 nuovi casi l'anno.
Fra
i principali fattori di rischio della malattia c'è l'infezione da
HPV che si trasmette per via sessuale. Circa l'80% delle donne
sessualmente attive si infetta nella vita con un virus Hpv, ne sono
stati individuati oltre 100 tipi diversi che infettano l'uomo di cui
40 possono comportare patologie a carico dell'apparato genitale e
solo alcuni di questi possono portare fino allo sviluppo di una
condizione maligna. L'Hpv 16 e Hpv 18 sembrano essere i responsabili
del 70% del tumore della cervice uterina.
La diagnosi nelle
fasi iniziali della patologia può garantire maggiori probabilità di
successo delle terapie.
Lo screening del cancro alla cervice
rientra fra quelli offerti dal Sistema Sanitario Nazionale ed è in
grado di individuare il tumore in fase precoce, ovvero già prima che
si manifesti la relativa sintomatologia.
Il Pap-test è
offerto ogni 3 anni alle donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni:
si tratta di un esame citologico che ha lo scopo di individuare
eventuali alterazione nelle cellule del collo dell'utero per
individuare precocemente il rischio di sviluppare un cancro ed
indirizzare, se necessario, la paziente verso accertamenti più
approfonditi.
Lo screening va effettuato a prescindere da
eventuali campanelli d'allarme, la malattia esordisce quasi sempre in
maniera del tutto asintomatica e solo successivamente può
verificarsi ematuria (sangue nelle urine) e dolore al basso ventre.
Non solo gli screening sono importanti: adottare
sane abitudini di vita può evitare la comparsa di circa un caso di
cancro su tre.
Il trattamento del tumore
alla cervice varia in base a diversi fattori che vengono presi in
considerazione dal medico specialista, quali età della pazienta,
estensione della malattia, condizioni di salute generali e
comprendono la chemioterapia, la radioterapia, in
alcuni casi sarà necessario ricorrere alla chirurgia non
conservativa praticando un'isterectomia.
Le reazioni a queste
terapie variano da paziente a paziente e possono essere più o meno
tollerate ma nella maggior parte dei casi comporteranno dei sintomi
fastidiosi e dolorosi difficili da sopportare e che necessitano
un adeguato trattamento.
In sostituzione ai farmaci tradizionali
Sebbene la terapia con la Cannabis Medica non
sia curativa, quest'ultima non interferisce con la chemioterapia né
la potenzia ma è in grado di contrastarne gli effetti avversi come
nausea, vomito e perdita di appetito, diarrea o
costipazione, stanchezza, febbre, ulcere alla bocca, dolore,
nervosismo, insonnia: insieme
ad un medico preparato nella gestione di questi sintomi attraverso
l'impiego di cannabinoidi è possibile stabilire una terapia
personalizzata per contenerli ed affrontarli al meglio, riducendo al
contempo lo anche lo stress
che indebolisce il sistema immunitario e rallenta la guarigione.
I dati di uno studio pubblicato nel 2016 su Complement Altern Med suggeriscono che gli estratti grezzi di cannabidiolo possano prevenire la proliferazione cellulare e indurre la morte cellulare nelle linee cellulari di cancro cervicale.
La Cannabis è tutt'ora studiata per le sue proprietà
antitumorali per la sua capacità di indurre apoptosi nelle cellule maligne ed i suoi effetti
antiangiogenici motivo per cui vale la pena investire ulteriormente
in questo campo di ricerca.
La terapia con
cannabinoidi, è naturale
e con ridotti effetti collaterali ma non è completamente esente di
potenziali effetti avversi, per questo motivo e per sfruttare al
meglio le potenzialità di questo fitofarmaco è importante avvalersi
di un medico esperto.