La Cannabis nel trattamento delle patologie autoimmuni: l'Artrite Reumatoide
LA CANNABIS VIENE UTILIZZATA NEL TRATTAMENTO DEI SINTOMI DELL'ARTRITE REUMATOIDE ED È PARTICOLARMENTE APPREZZATA DAI PAZIENTI IN QUANTO HA UN INIZIO DI AZIONE PIÙ RAPIDO ED EFFETTI PIÙ DURATURI DEI FARMACI TRADIZIONALI E MENO EFFETTI COLLATERALI.
STUDI PRECLINICI SUGGERISCONO UN POSSIBILE RUOLO DELLA CANNABIS NEL CONTENIMENTO DELLA PATOLOGIA E L'EROSIONE OSSEA CHE NE DERIVA.
Un calibrato livello di infiammazione
fornisce un effetto protettivo benefico contro eventuali infezioni e
un'immunità adattiva a lungo termine nei confronti di specifici
agenti patogeni: si tratta in pratica di una risposta funzionale del
nostro organismo che si attiva per proteggersi da eventi avversi.
L'infiammazione cronica e incontrollata, risultante
dall'attivazione incessante del sistema immunitario, invece, può
provocare in molti casi danni ai tessuti.
I pazienti che
soffrono di patologie autoimmuni hanno la necessità di
sottoporsi a trattamenti mirati ad ottenere il controllo del sistema
immunitario e quindi ridurre l'infiammazione, al contrario di chi presenta un'insufficienza dell'attività immunitaria, come
nel caso dei pazienti oncologici, che avrà invece bisogno di rafforzare la
risposta immunitaria contro il tumore.
Il Sistema Endocannabinoide è
implicato nella regolazione dell'attività immunitaria del corpo
umano e stanno emergendo dati interessanti dall'esplorazione in campo
scientifico riguardo gli effetti dei fito-cannabinoidi sulla risposta
immunitaria in diverse patologie.
Il
meccanismo d'azione della Cannabis, come pianta nella sua interezza,
è estremamente complesso in quanto contiene numerosi principi attivi
che non solo si legano ad una moltitudine di recettori diversi ma
interagiscono anche fra loro sia in modo sinergico che in altri modi. In particolare l'attivazione del
recettore CB2 sembra essere un possibile bersaglio per il
trattamento delle malattie infiammatorie e autoimmuni: studi in vitro e su
modello animale hanno evidenziato hanno fornito prove convincenti
delle proprietà immunomodulatorie della Cannabis e, sebbene manchino
ancora evidenze provenienti da studi clinici randomizzati e controllati,
questi dati dovrebbero auspicabilmente portare ad ulteriori ricerche
per colmare le lacune attuali.
Nell'Artrite Reumatoide il Sistema
Immunitario è responsabile del danneggiamento delle articolazioni e
tessuti connettivi provocando rigidità e dolore negli arti che erano
del tutto sani, rendendo necessari interventi terapeutici volti a
dare sollievo dal dolore, antireumatici, immunosoppressori, agenti
biologici.
Tutte le categorie di farmaci, usati in combinazione,
provocano effetti collaterali anche gravi che necessitano uno stretto
controllo medico durate il trattamento.
Uno
studio statunitense del 2018 (Bruce et al) si è posto l'obiettivo di
indagare il punto di vista e le preferenze dei pazienti per quanto riguarda le
terapie prescritte per alcune condizioni croniche attraverso
interviste telefoniche semi-strutturate.
I partecipanti, fra i
quali pazienti con Artrite Reumatoide, hanno riportato opinioni positive e soddisfazione in relazione all'uso della
Cannabis Medica sia come alternativa ad altri farmaci (più comunemente
oppioidi, ma anche anticonvulsivanti, antinfiammatori e analgesici da
banco) oppure come trattamento da utilizzare insieme a farmaci
tradizionali in grado di ridurre il consumo di questi ultimi.
I
pazienti hanno segnalato preoccupazioni per quanto riguarda la
tossicità, la dipendenza e la tolleranza di tutti i farmaci
tradizionali, in particolare gli oppioidi. Hanno riferito che la
Cannabis Medica migliora la gestione di alcuni sintomi come il
dolore, ha un inizio d'azione più rapido ed effetti più duraturi
rispetto ad oppiacei e FANS.
Attualmente l'utilizzo di Cannabis Medica nell'Artrite Reumatoide
è indicato soltanto per il trattamento dei sintomi ma, risultati
finora incoraggianti, suggeriscono che i composti naturali
potrebbero essere potenzialmente utili anche per tentare di
rallentare o curare la malattia: secondo gli studi preclinici
infatti, l'attivazione specifica dei recettori CB2 potrebbe
tenere a bada la malattia inibendo non solo la produzione di
autoanticorpi, ma anche l'erosione
ossea
e la risposta immunitaria mediata dalle cellule T.
La Medicina
Tradizionale Cinese può essere di grande aiuto ai pazienti con
patologie reumatiche come l'Artrite Reumatoide, andando a lavorare su
quella che viene definita Sindrome da Ostruzione Energetica.
L'Agopuntura, opportunamente personalizzata sulle caratteristiche del
paziente e non solo sulla patologia, può aiutare a contenere la
tumefazione dolorosa, ad alleviare la rigidità mattutina e può dare
anche buoni risultati sulla
prevenzione delle possibili evoluzioni invalidanti di questa
patologia.